La formazione come leva del cambiamento: aspetti normativi e metodologici 

Il sistema ECM e la sua evoluzione 

L’evoluzione culturale e la crescita professionale nel mondo sanitario divengono tali anche e soprattutto attraverso la formazione. 

La formazione in ambito sanitario è riconosciuta come un elemento essenziale per accompagnare i cambiamenti e sostenere la gestione nella complessità del sistema. 

Lo dimostra il fatto che varie norme hanno lentamente, ma con costanza e in maniera sempre più cogente, introdotto il sistema ECM (Educazione Continua in Medicina). Si tratta di un sistema avviato nel 2002, sulla scia delle basi giuridiche fissate dapprima nel decreto legislativo 502/1992, successivamente integrato nel D.lgs. n. 229/1999. Alcuni punti cardine furono già allora definiti e nel corso del tempo si sono arricchiti di tasselli sempre più stringenti e necessari per i professionisti sanitari. In particolare: 

  • la partecipazione alle attività di formazione continua costituisce requisito indispensabile per svolgere attività professionale; 
  • per le strutture sanitarie private vi è l’obbligo di partecipazione, da parte del personale sanitario dipendente o convenzionato alla formazione continua e al conseguimento dei crediti nel triennio, al fine di ottenere o mantenere l’accreditamento da parte del Servizio Sanitario Nazionale; 
  • le compagnie assicurative verificano la regolarità e la quantità di crediti maturati nei vari trienni di riferimento al fine di garantire il rinnovo delle coperture assicurative in tema di responsabilità civile. 

Dal punto di vista strutturale la piattaforma si è via via evoluta, fino a diventare oggi lo strumento di riferimento per i singoli professionisti della salute. Al contempo, dal primo gennaio 2008, attraverso la legge finanziaria (n. 244 del 24/12/2007), la gestione amministrativa del programma di (ECM) e il supporto alla Commissione Nazionale per la Formazione Continua sono stati trasferiti all’Agenzia nazionale per i servizi regionali (Agenas).  

Nel 2009 è stato definito il nuovo sistema di Educazione Continua in Medicina e a seguire diverse delibere hanno regolamentato il sistema, su aspetti specifici, come le tematiche della formazione o le modalità di assegnazione dei crediti e altri di carattere più generale, come l’introduzione del dossier formativo. 

Dati sulla formazione ECM per il triennio 2019-2022 

Il programma nazionale ECM della Commissione Nazionale Formazione Continua (2023-2025) analizza anche i nuovi trend formativi, influenzati dalla pandemia da CoViD-19. Per ciò che attiene gli eventi FAD: 

  • sono aumentati del 532% tra il 2019 e il 2020 e del 788% tra il 2019 e 2021; 
  • ha visto una crescita pari al 40% nei due anni coincidenti con il periodo emergenziale; 
  • gli interventi erogati nel triennio 2020/2022 sono stati: 15.058 per l’anno 2020, 10.034 per l’anno 2021, 10.787 per l’anno 2022. 

Rispetto agli eventi residenziali si è “passati da 32638 eventi per l’anno 2019, a 8118 nell’anno 2020, aumentando a 11655 per l’anno 2021, fino ad arrivare a 22141 nel 2022”.  

Un balzo in avanti interessante e senz’altro meritevole di spunti e progetti futuri implementabili è rinvenibile nei dati concernenti la formazione sul campo (FSC) che ha compiuto un balzo in avanti importante nel triennio 2020-2022: 

  • 2020:520 eventi; 
  • 2021:1237 eventi; 
  • 2022:1773 eventi. 

Certamente la portata delle norme elencate aveva e ha tuttora l’obiettivo di contribuire alla formazione dell’intera comunità professionale sanitaria con declinazioni personalizzabili e specifiche di ogni professione. Inoltre, il vero obiettivo, forse ancora più proficuo, consisteva e consiste nella sensibilizzazione al miglioramento delle proprie competenze per gli esercenti una professione sanitaria. 

Lo sviluppo di competenze nei professionisti sanitari 

Due ambiti importanti devono essere tenuti in considerazione per lo sviluppo di competenze nei professionisti sanitari, quello della conoscenza e implementazione delle pratiche basate su prove di efficacia e quello della relazione con le persone assistite.  

I riferimenti in letteratura12 suddividono le competenze in tre ambiti: cognitive, gestuali e relazionali. Le prime fanno da cappello a ogni apprendimento e le altre due sono centrali nell’esercizio della professione sanitaria.  

Rispetto allo sviluppo delle competenze gestuali, una recente revisione sistematica e meta-analisi3 ha evidenziato come gli interventi formativi possano migliorare le conoscenze, le abilità, l’atteggiamento, la fiducia e il comportamento relativi Evidence Based Practice (EBP) degli infermieri.  

Sul secondo ambito di competenza, quello relazionale, un’altra revisione sistematica (Kerr D. et Al., The effectiveness of training interventions on nurses’ communication skills: A systematic review, Nurse Education Today, 2020) intendeva valutare criticamente e sintetizzare le prove dell’efficacia degli interventi di formazione sulle abilità comunicative nella pratica infermieristica. I principali risultati sono stati: 

  • gli interventi educativi per migliorare la capacità degli infermieri di comunicare con i pazienti si dimostrano promettenti; 
  • tutti gli studi hanno riscontrato almeno un miglioramento significativo per le capacità comunicative degli infermieri. 

Gli articoli citati, riferiti all’ambito infermieristico, possono trovare applicazione anche per altre professioni sanitarie, in considerazione dello stesso contesto in cui operano e della vicinanza culturale fra le stesse.  

L’efficacia della formazione continua 

Sicuramente il tema dell’efficacia della formazione continua è un aspetto che richiede attenzione e che merita approfondimenti. La formazione tradizionale può avere dei limiti nello sviluppo delle competenze degli adulti inseriti in ambienti professionali, come quello sanitario45.

È pertanto importante progettare ed erogare interventi formativi in linea con i bisogni dei professionisti e svolti in modo che il partecipante possa governare il proprio apprendimento, partecipando attivamente e sperimentando. 

Non dobbiamo dimenticare che la formazione ha dei potenziali incredibili, in quanto è capace di influenzare, modificare e migliorare i comportamenti professionali. Può supportare il cambiamento e aumentare la sicurezza delle cure e la riduzione degli errori. Bisogna credere nel suo potenziale; ed è necessario cucirla su misura per ogni professionista, così da fare evolvere davvero la sanità, dimensione essenziale per preservare e ripristinare la salute dei cittadini. 

È importante affidarsi a un partner qualificato che possa garantire una formazione di qualità, a opera di professionisti competenti e aggiornati, che sappiano progettare e modellare la formazione per ogni singolo contesto lavorativo. L’area formazione di Zucchetti Healthcare grazie a una lunga esperienza maturata sul campo, influenzata dai continui investimenti in termini di ricerca e innovazione, è in grado di intercettare i bisogni formativi del mondo sanitario e socio sanitario, al fine di erogare interventi formativi aderenti alle più recenti raccomandazioni, il tutto utilizzando diverse metodologie didattiche e diverse modalità di erogazione (residenziale, FAD sincrona e FAD asincrona). 


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Note

[1] Guilbert J.J., Guida pedagogica per il personale sanitario, 4^ edizione a cura di Palasciano G., Lotti A., OMS, pubblicazione offset n. 35, 2002

[2] B. S. Bloom, M. D. Engelhart, E. J. Furst, W. H. Hill e D. R. Krathwohl, Taxonomy of educational objectives: The classification of educational goals, Handbook I: Cognitive domain, New York, David McKay Company, 1956

[3] Nur Diyana Sapri, et. Al., Effectiveness of educational interventions on evidence-based practice for nurses in clinical settings: A systematic review and meta-analysis, Nurse Education Today, 2022.

[4] Pennini A., Cittadini N., Basilici Zannetti E., Cervoni C., Vellone E., D’Agostino F., Alvaro R., An experience of field work learning for healthcare providers: new perspectives between disadvantages and critical issues, Ann. Ig. 2016

[5] Cartabellotta N., Quali prove di efficacia per la formazione continua? La formazione residenziale, Recenti Progressi in Medicina, 2010

Bibliografia

  • Programma nazionale ECM, Commissione Nazionale Formazione Continua 2023-2025
  • Nur Diyana Sapri, et. Al., Effectiveness of educational interventions on evidence-based practice for nurses in clinical settings: A systematic review and meta-analysis, Nurse Education Today, 2022
  • Kerr D. et Al., The effectiveness of training interventions on nurses’ communication skills: A systematic review, Nurse Education Today, 2020
  • Pennini A., Cittadini N., Basilici Zannetti E., Cervoni C., Vellone E., D’Agostino F., Alvaro R., An experience of field work learning for healthcare providers: new perspectives between disadvantages and critical issues, Ann. Ig. 2016
  • Cartabellotta N., Quali prove di efficacia per la formazione continua? La formazione residenziale, Recenti Progressi in Medicina, 2010
  • Guilbert J.J., Guida pedagogica per il personale sanitario, 4^ edizione a cura di Palasciano G., Lotti A., OMS, pubblicazione offset n. 35, 2002
  • B. S. Bloom, M. D. Engelhart, E. J. Furst, W. H. Hill e D. R. Krathwohl, Taxonomy of educational objectives: The classification of educational goals, Handbook I: Cognitive domain, New York, David McKay Company, 1956

Sitografia

https://www.agenas.gov.it/aree-tematiche/formazione-e-supporto-al-programma-nazionale-ecm/educazione-continua-in-medicinaecm#:~:text=L’avvio%20del%20Programma%20nazionale,messaggio%20nel%20mondo%20della%20sanit%C3%A0

https://www.annalisapennini.it/wp-content/uploads/2016/08/2016.04-ANNALI_IGIENE_2016.pdf