Applicazioni della realtà virtuale in sanità

La realtà virtuale in medicina come risorsa terapeutica

Guardando allo sviluppo tecnologico a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, tra le tecnologie che hanno fatto il proprio ingresso più recentemente nel mondo sanitario c’è la Realtà Virtuale. Questa tecnologia è stata già applicata nelle simulazioni chirurgiche, nella formazione medica e nell’aggiornamento del personale sanitario.

Anche la diagnostica medica e la medicina riabilitativa offrono delle opportunità interessanti di impiego della realtà virtuale: vediamone nel dettaglio alcune applicazioni. 

Che cos’è la realtà virtuale?

La realtà virtuale può essere definita come “una simulazione di un ambiente reale, verosimile o totalmente artificiale, che è stato precedentemente creato attraverso sistemi di grafica 3D o con riprese dal vero, con la quale il soggetto umano può interagire, a volte per mezzo di interfacce non convenzionali, quali occhiali e caschi su cui viene rappresentata la scena e vengono riprodotti suoni, e guanti dotati di sensori per simulare stimoli tattili e per tradurre i movimenti in istruzioni per il oftware1

Un’esperienza totalmente immersiva

Si tratta di un’esperienza totalmente immersiva, grazie all’uso di visori capaci di restituire immagini stereoscopiche ad altissima risoluzione. Ed è proprio questa peculiarità ad amplificare i sensi dell’udito e della vista, isolandoli dal mondo reale e coinvolgendo l’individuo sia sensorialmente che emotivamente all’interno di una nuova dimensione digitale molto realistica.  

Oltre all’esperienza immersiva, la Realtà Virtuale offre anche la possibilità di interagire con l’ambiente virtuale. Dei sensori, installati all’interno di device indossabili, permettono di circoscrivere uno spazio virtuale, che rileva la presenza dell’utente e i suoi movimenti.

La realtà virtuale per la medicina riabilitativa

La Realtà Virtuale nel campo della medicina riabilitativa ha recentemente conosciuto varie applicazioni e, se affiancata alla riabilitazione tradizionale, può offrire risultati interessanti.

In un articolo pubblicato su orthoacademy.it, Alessandro Zati, dirigente medico di Medicina fisica e riabilitativa presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, spiega i vantaggi della Realtà Virtuale applicata al paziente, sostenendo che essa propone situazioni terapeutiche simil-reali, avendo sempre sotto controllo le reazioni psicomotorie del paziente, nonché consente di modulare il risultato alle possibilità dell’individuo, evitando deludenti insuccessi e proponendo condizioni altamente motivanti2.

Inoltre, la Realtà Virtuale offre un ulteriore vantaggio: la facilitazione ambientale. Si tratta di creare un ambiente virtuale che sia adatto alle difficoltà momentanee del paziente, di tipo motorio e cognitivo.

Tipologie di realtà virtuale

Possiamo individuare 3 tipologie diverse di Realtà Virtuale:

  • Realtà Virtuale Non Immersiva: viene proposta un’interazione ambiente-paziente virtuale attraverso i comuni dispositivi di un pc come joystick, tastiera e mouse.
  • Realtà Virtuale Immersiva: il paziente è equipaggiato con visore e guanti ed entra sia sensorialmente che emotivamente in un nuovo mondo virtuale totalmente sotto il suo controllo. I movimenti dell’utente sono amplificati dalla tecnologia e questo stimola il paziente a sviluppare le proprie abilità residue.
  • Realtà Aumentata: la tecnologia è simile alla realtà immersiva, ma l’obiettivo è differente. Mentre nella realtà virtuale immersiva lo scopo è quello di creare una realtà alternativa, dove il paziente può mettersi alla prova, la realtà aumentata mira a potenziare le capacità sensoriali dell’utente.
  • L’utilizzo terapeutico della realtà virtuale per migliorare l’equilibrio.

Si stima che entro il 2070 la popolazione europea sarà costituita per il 59% da over 653. Tra le conseguenze, l’incremento del fenomeno dei problemi motori degli anziani, con riduzione della coordinazione motoria, della flessibilità e dell’equilibrio. Secondo il rapporto mondiale dell’OMS sulla prevenzione delle cadute dell’anziano4 tra il 28 e il 35% degli over 65 cade ogni anno. La percentuale sale al 32-42% nella categoria degli over 70.

Ricerche sperimentali hanno evidenziato che i giochi in Realtà Virtuale promuovono stimoli propriocettivi, visivi e vestibolari, oltre ad attivare i muscoli, migliorando mobilità, equilibrio semi-statico e dinamico e velocità di camminata nell’anziano. Tutto ciò favorisce un considerevole aumento dell’equilibrio, diminuendo considerevolmente il rischio di caduta. Al contempo tali giochi servono anche da stimolo per una regolare attività fisica in quanto trovata piacevole e di intrattenimento, fornendo un miglior benessere e un conseguente impatto positivo sulla qualità della vita.

Una ricerca sperimentale condotta in Brasile5;6 ha studiato la relazione tra utilizzo della realtà virtuale e miglioramento delle performance funzionali delle persone anziane con problemi di equilibrio. I risultati hanno evidenziato un miglioramento della forza muscolare, dell’equilibrio e del controllo della postura, diminuendo di conseguenza, il rischio di caduta.

La realtà virtuale in RSA

Un altro interessante studio7 è attualmente in corso in Italia presso tre residenze per anziani della Provincia di Treviso e mira a studiare gli effetti della realtà virtuale sul benessere generale dell’anziano.

Una caratteristica che contraddistingue questo progetto è l’individualizzazione dei percorsi, non applicando training standard, bensì costruendoli in base alle preferenze del paziente. Sono stati selezionati vari scenari per la realtà virtuale: sedute di meditazione, scenari fotografici o in lieve dinamica, scenari territoriali, scenari di intrattenimento. Le misurazioni dei risultati saranno incentrate sulla qualità di vita dell’anziano all’interno della casa di riposo, sugli aspetti psicologici e comportamentali.

La realtà virtuale in Telemedicina

L’impiego della Realtà Virtuale è stato sperimentato anche in vari campi della telemedicina, soprattutto per quanto riguarda la medicina riabilitativa.

Un esempio in tal senso è uno studio tutto italiano in cui sono stati sottoposti ad una terapia di telemedicina in realtà virtuale un gruppo di pazienti con lievi disabilità motorie del braccio dovute ad un ictus ischemico8. I pazienti a casa, attraverso una connessione online, potevano collegarsi ad un servizio di Realtà Virtuale online fornito dalla struttura riabilitativa che, attraverso la piattaforma, assegnava dei compiti motori da svolgere. La sperimentazione si è rivelata estremamente efficace dal punto di vista riabilitativo. Tra i vantaggi constatati la dismissione precoce dall’ospedale con potenziali effetti benefici sull’uso delle risorse disponibili, un maggiore coinvolgimento del paziente data la grande varietà degli esercizi e la comodità di effettuare le sessioni da casa evitando il contesto ospedaliero.

Inoltre, recenti studi9 hanno dimostrato come questa nuova tecnologia permetta la misurazione in real time della cinematica dei movimenti durante la sessione di esercizi permettendo di tenere monitorati i progressi del paziente.

La realtà virtuale in medicina: conclusioni

Nell’era della salute digitale, quindi, la Realtà Virtuale rappresenta un ambito tutto da scoprire e sperimentare che da semplice videogioco si sta sempre più trasformando in un’importante opportunità terapeutica personalizzata sulle necessità del paziente.

La Realtà Virtuale è fondamentalmente un dispositivo per il teletrasporto: la tecnologia ti porta dentro la storia. In questo modo lo spettatore può provare la sensazione di esserne parte. Un’esperienza del tutto nuova, che possiamo chiamare presenza. C’è un livello di interazione, o un controllo da parte dello spettatore, che è insito nel processo della Realtà Virtuale. Mentre diamo vita a un mondo attorno a loro, gli spettatori scelgono il modo in cui sentire la storia. È un dialogo con la storia che non è mai esistito prima.

Chris Milk

Vuoi saperne di più sull’utilizzo terapeutico della realtà virtuale?


1 “Realtà virtuale” nell’Enciclopedia Treccani.
2 www.orthoacademy.it/la-realta-virtuale-applicata-alla-medicina-riabilitativa.
3 Commissione Europea “Libro Verde sull’invecchiamento demografico. Promuovere la solidarietà e la responsabilità fra le generazioni”, Bruxelles 2021.
4 © CESPI – Centro Studi delle Professioni Sanitarie “Rapporto mondiale OMS sulla prevenzione delle cadute nell’anziano”, Torino, 2015.
5 Lima Rebêlo, Felipe. “La Realtà Virtuale come risorsa terapeutica. Applicabilità nei vari settori della Riabilitazione”, Edizioni Sapienza, 2020
6 Rebêlo FL, Soutinho FS, Soares FCS, Silva VA, Florêncio ABS, Lima NFS. “Influence of Wiireabilitation on functional performance in the 6-minute walk test in sedentary elderly: a pilot study”. J Physiother Res. 2021. http://dx.doi. org/10.17267/2238-2704rpf.v11i2.3706
7 Vestri A. “Delicata-mente: utilizzo di visori per la realtà virtuale per il benessere delle persone anziane. Studio randomizzato controllato”, 2020 -2021.
8 Piron L, Turolla A, Agostini M, Zucconi C, Cortese F, Zampolini M, et al. Exercises for paretic upper limb after stroke: A combined virtual-reality and telemedicine approach. In: Journal of Rehabilitation Medicine. 2009. p. 1016–20
9 Redazione ANSA, “La realtà virtuale per aiutare chi è colpito da ictus” 27 Agosto 2021.

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