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Infermieri protagonisti del PNRR

La Missione 6 del PNRR, nel ridisegnare l’assistenza al cittadino e il patient journey, introduce notevoli cambiamenti al ruolo e alle competenze che deve possedere l’infermiere. Che si parli di Centrale Operativa Territoriale, di Casa della Comunità o di Ospedale della Comunità, è l’infermiere ad assumere una parte fondamentale nella presa in carico e nell’organizzazione dell’assistenza.

Il nuovo setting assistenziale

Per superare la frammentazione dei servizi e assicurare assistenza sul territorio, il PNRR prevede la creazione di 1.288 Case della Comunità, il rafforzamento dell’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), lo sviluppo di Ospedali di Comunità e Hospice, oltre alla creazione delle Centrali Operative Territoriali.

Con questo nuovo setting assistenziale ci si pone l’obiettivo di:

  • Rispondere efficacemente ai bisogni di salute della popolazione
  • Integrare i servizi assistenziali
  • Potenziare ed uniformare l’assistenza territoriale
  • Garantire equità in tutto il territorio per l’accesso alle cure
  • Promuovere interventi di educazione, promozione e prevenzione alla salute[1]

Nel nuovo quadro assistenziale, l’infermiere diventa una figura centrale rivestendo un ruolo chiave in tutti questi contesti. Profondo conoscitore del territorio e dei suoi bisogni, è punto di riferimento per il cittadino e le altre professioni sanitarie. Oltre alle mansioni di presa in carico e assistenza, è incaricato del coordinamento dei servizi.

Come deve essere l’infermiere del PNRR?

Partendo dalle Case di Comunità, strutture sanitarie dedicate all’erogazione di servizi di base e alla promozione di una presa in carico multidisciplinare, da cui partirà anche la progettazione di interventi a carattere sociale e di integrazione sociosanitaria[2], i compiti dell’infermiere saranno quelli di:

  • Intercettare i bisogni di salute del cittadino
  • Fornire orientamento ai servizi
  • Coordinare i servizi di assistenza sanitaria
  • Fornire assistenza
  • Promuovere la salute nel territorio

L’Infermiere di Comunità dovrà quindi essere “il professionista che mantiene il contatto con l’assistito della comunità in cui opera e rappresenta la figura professionale di riferimento che assicura l’assistenza infermieristica ai diversi livelli di complessità in collaborazione con tutti i professionisti presenti nella comunità.”[3]

In questo caso l’infermiere deve possedere competenze per la presa in carico non solo del cittadino, ma anche della comunità. Intercettare i bisogni del territorio e rispondere coordinando i differenti servizi e i professionisti, presuppone capacità organizzative e un sapere che vanno al di là di quelle professionali[4].

La funzione dell’infermiere è inoltre centrale anche negli Ospedali di Comunità, descritti dal PNRR stesso come strutture a prevalente gestione infermieristica. Questi presidi hanno la finalità di gestire le cure intermedie e prendere in carico i pazienti che necessitano di degenze di breve durata per interventi sanitari a media/bassa intensità clinica.

Evolve il ruolo di questa professione strategica

Qui l’infermiere, oltre agli incarichi di presa in carico e assistenza, deve svolgere anche funzioni manageriali e di coordinamento. Deve quindi avere una preparazione amministrativa e organizzativa, per poter raccordare le diverse professionalità che devono intervenire nella cura del paziente. Ma deve anche possedere competenze cliniche per poter svolgere un’assistenza adeguata[5].

Infine, anche nelle Centrali Operative Territoriali, punto di raccordo tra diversi servizi e professionisti, appartenenti spesso a setting assistenziali diversi, la figura dell’infermiere assume un ruolo di primaria importanza[6].

Le COT hanno l’obiettivo di assicurare continuità, accessibilità e integrazione dell’assistenza, attraverso un servizio rivolto prevalentemente ad operatori sanitari e sociosanitari. Svolgono inoltre una vera e propria funzione di monitoraggio a distanza dei dispositivi degli assistiti, supportando in questo caso lo scambio di informazioni tra le professionalità coinvolte nella cura.

In questo contesto, gli infermieri devono essere in grado di accogliere e interpretare i bisogni, conoscere i servizi del territorio e le modalità di accesso. Oltre a capacità relazionali di assistenza e ascolto, devono avere anche competenze amministrative, sanitarie e sociali di settore[7].

Come aiutare l’infermiere a raggiungere formazione e competenze così come descritte nel  PNRR?

Riassumendo, l’infermiere raffigurato nel PNRR è un professionista altamente formato, che oltre a competenze assistenziali avanzate, ha la capacità di gestire e monitorare i bisogni del cittadino, coordinando i diversi servizi. Deve essere un case manager e conoscere profondamente il territorio in cui opera, per fare in modo che l’assistenza funzioni al meglio[8].

La formazione continua gioca quindi un ruolo essenziale per vincere le sfide del futuro, infatti il PNRR stanzia risorse per rafforzare le competenze del capitale umano del SSN[9]. L’ampio calendario formativo proposto da CBA Zucchetti fornisce le basi necessarie per raggiungere i nuovi obiettivi strategici del sistema sanitario e socio sanitario. I corsi offerti mirano infatti a sviluppare una preparazione infermieristica che sia anche manageriale, organizzativa e amministrativa, oltre che ad accrescere le soft skills.

Diventa allora altamente strategico scegliere un programma di formazione e di aggiornamento adeguato che possa far conseguire i nuovi obiettivi del sistema sanitario e socio sanitario formando adeguatamente la figura dell’infermiere sia nelle funzioni tradizionali che in quelle di tipo manageriale, organizzativo e amministrativo, con un particolare riguardo anche all’accrescimento delle soft skills.


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Bibliografia e fonti

[1] Potenziamento dell’assistenza sanitaria e della rete sanitaria territoriale di Domenico Mantoan • Direttore Generale – AGENAS di Alice Borghini • Coordinamento Tecnico-scientifico – AGENAS  Monitor 45, 2021

[2]   3.7. Le case della comunità: cosa prevede il PNRR Qualche criticità significativa di Franco Pesaresi su Wellforum.it, 2021

[3] Modelli standard per lo sviluppo dell’assistenza nel territorio di Domenico Mantoan, 2021

[4] Casa della comunità al centro del territorio per migliorare l’assistenza di prossimità di Antonio Brambilla • Direttore Generale – AUSL Modena– AGENAS su Monitor 45, 2021

[5] Infermieri nel Pnrr, un’occasione da non sciupare di Massimo Canorro, 17.07.21 Aggiornato il 21.07.21 su Nurse24.it

[6] La casa come primo luogo di cura per il cittadino – centrali operative territoriali e assistenza domiciliare di Francesco Enrichens, Alice Borghini, Simone Furfaro e Mimma Cosentino • PonGov Cronicità – AGENAS Monitor 45, 2021

[7] La Centrale Operativa Territoriale nel Pnrr di Mauro Marin – su Quotidiano Sanità, 2021

[8] Il ruolo dell’infermiere nel PNRR: al centro della sanità del futuro di Adriana Riccomagno su Policy and Procurement in Healthcare pphc.it, 2021

[9] CREA 17° Rapporto Sanità a cura di Federico Spandonaro, Daniela d’Angela, Barbara Polistena Il futuro del SSN: vision tecnocratiche e aspettative della popolazione, 2021