Ripensare i processi organizzativi sanitari: cosa ci mette a disposizione la Lean Healthcare 

Ottimizzare i processi sanitari sta diventando un obiettivo sempre più centrale per le organizzazioni sanitarie le quali, oltre alla necessità di un’informatizzazione dei sistemi, avvertono con sempre maggiore sensibilità l’importanza di un cambio di paradigma nelle strutture organizzative interne. 

Ma partiamo dal principio: a quasi tre anni dall’esplosione pandemica quanto è stato appreso e soprattutto quali miglioramenti sono stati apportati in ambito sanitario da un punto di vista dei processi? 

Oggi più che mai la tutela della salute è posta al centro dell’attenzione nazionale in termini di scelte politiche, economiche e sociali volte a ridisegnare le priorità del Sistema Paese anche attraverso un forte ripensamento dei processi sanitari. 

La relazione sullo Stato Sanitario del Paese nel 2017-2021

Nella Relazione sullo Stato Sanitario del Paese 2017-2021, recentemente pubblicata dal Ministero della Salute, si è ben evidenziato come “la pandemia da Covid-19 ha certamente reso ancora più evidenti alcuni aspetti critici di natura strutturale, che in prospettiva potrebbero essere aggravati dall’accresciuta domanda di cure derivante dalle tendenze demografiche, epidemiologiche e sociali in atto. È inoltre emersa l’importanza di poter contare su un adeguato sfruttamento delle tecnologie più avanzate, su elevate competenze digitali, professionali e manageriali, su nuovi processi per l’erogazione delle prestazioni e delle cure e su un più efficace collegamento tra la ricerca, l’analisi dei dati, le cure e la loro programmazione a livello di sistema”. 

La necessità di adottare buone pratiche che consentano di erogare prestazioni in sicurezza per i pazienti, facendoli sostare il meno possibile in struttura e offrendo loro una nuova esperienza che possa essere comunque percepita come positiva, è una priorità non più rimandabile, sottolineata anche da Andrea Piccioli (Direttore generale ISS, Istituto Superiore di Sanità) e Angelo Rosa (Direttore Laboratorio Lean & Value Based Management in Healthcare Dipartimento Management, Finanza e Tecnologia Università LUM “Giuseppe Degennaro”) in un interessante articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore. 

Nuovi paradigmi organizzativi per una sanità più efficace ed efficiente 

Alta qualità e zero sprechi. Sono questi i parametri guida che ogni struttura sanitaria è chiamata a seguire attentamente, con l’obiettivo principale di determinare un miglioramento.  

Un miglioramento che non deve avvenire solo attraverso l’ammodernamento delle infrastrutture e il conseguente aggiornamento tecnologico, ma anche attraverso un ripensamento dei processi organizzativi secondo logiche di semplificazione ed efficientamento. In questo ambito un valido supporto è offerto dalla Lean Healthcare, una “cultura organizzativa” che fornisce un insieme di metodologie, logiche di approccio e tools estremamente efficaci per supportare l’organizzazione “Value Based”.  

Questo percorso di ottimizzazione dei processi (in ottica di valore del paziente) e la contestuale riduzione degli sprechi consentono un incremento degli esiti delle cure e un decremento dei costi del processo di cura necessari per rendere le organizzazioni sanitarie più moderne, più digitali ed inclusive. 

Come ribadito ancora una volta da Andrea Piccioli e Angelo Rosa “Il miglioramento continuo (KaiZen), al quale si ispira il Lean Management, è il mezzo indispensabile per creare valore e fornire al paziente, e alla società, la fiducia necessaria nei confronti di un servizio sanitario efficiente, sicuro e di qualità”. 

FOCUS ON: la metodologia ECDRAS per generare idee di miglioramento 

Immaginiamo la Lean Healthcare come una cassetta degli attrezzi all’interno della quale è possibile trovare diverse metodologie, basate sempre sui 5 principi cardine che la costituiscono. Tra queste c’è la metodologia ECDRAS, rivista in chiave strettamente sanitaria, sulla quale ci soffermeremo per la sua capacità di stimolare comportamenti e approcci in grado di ridurre gli sprechi e migliorare i servizi al paziente e quindi più propensi alla riorganizzazione interna dei processi. 

Ma procediamo a piccoli passi. 

Cosa significa stimolare idee che migliorino processi e attività sanitarie? Vuol dire uscire dalla propria comfort zone e mettere in pratica iniziative che abbiano l’obiettivo di migliorare l’esperienza dei pazienti e degli operatori, eliminando ogni tipo di spreco, sia in termini di risorse che di tempo e ovviamente, in termini economici. 

Il metodo in questione si chiama ECRS, acronimo delle parole inglesi Eliminate (Eliminare), Combine (Combinare), Rearrange (Riorganizzare), Simplify (Semplificare), che ne rappresentano le fasi di applicazione. Nel metodo Value Based Lean Healthcare©, pensato verticalmente sulla sanità, vengono aggiunte 2 fasi molto importanti: Divide (dividere) e Automate (automatizzare). 

Tutte insieme danno vita alla metodologia ECDRAS, che si compone di 6 step da conoscere e mettere in pratica per stimolare idee per migliorare processi e attività sanitarie: 

  1. Eliminare tutto ciò che non porta valore al percorso assistenziale 
  1. Combinare più attività evitando interruzioni e “passaggi di consegna” 
  1. Dividere e frammentare le attività 
  1. Riorganizzare compiti e spazi di lavoro 
  1. Automatizzare e incentivare l’uso della tecnologia 
  1. Semplificare e standardizzare le operazioni 

Ma non basta. Per perseguire gli obiettivi di miglioramento della metodologia ECDRAS ottenendo risultati di alto livello risulta utile, in combinazione, l’utilizzo di un’ulteriore tecnica di analisi: la 5W1H, una tecnica che, attraverso delle domande chiave (Cosa? Perché? Quando? Come? Dove? Chi?), permette di indirizzare ancor meglio le proposte di miglioramento. 

Questo metodo è noto anche come metodo Kipling, in quanto prende il nome dal famoso scrittore che lo memorizzò nel 1902 con un breve componimento poetico composto per accompagnare il racconto “L’elefantino curioso” nel suo libro “Storie proprio così”: “Ho sei domestici sinceri che mi hanno insegnato tutto quello so; i loro nomi sono Cosa e Perché e Quando e Come e Dove e Chi”. 

Applicando la metodologia ECDRAS combinata alla tecnica di analisi “5W1H” è possibile ottimizzare i processi sanitari, eliminando la ripetizione di azioni e rendendo i processi stessi più veloci e meno soggetti al rischio di errori. 

Una sanità che e-volve 

Oggi la sanità sta vivendo una fase di forte cambiamento e questo è il momento giusto per ridisegnare le organizzazioni sanitarie in termini di ottimizzazione dei processi, riduzione degli sprechi e miglioramento delle cure per i pazienti.  

Questo permetterà a tutte le aziende sanitarie non solo di far fronte in modo propositivo a emergenze future, siano esse sanitarie o economiche e sociali, ma di conquistare ogni giorno di più la fiducia di coloro che affidano al sistema la propria salute.  


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Bibliografia e fonti

Relazione sullo Stato Sanitario del Paese 2017-2021 – Ministero della Salute  

Come cambiare il modello organizzativo per innovare il Ssn e migliorare i risultati di cura” –  di Andrea Piccoli e Angelo Rosa, Il sole 24 Ore