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Strumenti digitali per la gestione dell’assistenza domiciliare

L’assistenza domiciliare è un servizio di continuità socioassistenziale che è diventato argomento di attualità dall’inizio della pandemia covid-19, momento in cui è diventata nota la necessità di potenziare l’assistenza sul territorio. Anche le strategie del PNRR, con la Missione Salute, si concentrano sulla riorganizzazione e sul potenziamento dell’assistenza a domicilio, configurando uno scenario di investimenti per 7 Miliardi di Euro per l’assistenza sanitaria territoriale (componente M6C1 “Reti di prossimità, Strutture e Telemedicina per l’Assistenza Sanitaria Territoriale”).  

Il Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza ha cambiato il paradigma dell’assistenza spostando il focus dalle istituzioni di cura al territorio, prevedendo la creazione di una rete articolata di attori e sistemi territoriali. 

Il programma, infatti, si concentra su organizzazioni e figure chiave quali ad esempio Ospedali di comunità, la Casa Della Comunità, la Centrale Operativa Territoriale e la Telemedicina, e mette in primo piano la figura dell’infermiere di famiglia e di comunità, già uno dei ruoli chiave del Patto per la Salute 2019-2021.  

L’importanza delle tecnologie informatiche

In questo paradigma olistico, (definito “One Health”), per un sistema sanitario e assistenziale interconnesso, le tecnologie informatiche rivestono un ruolo primario. Per poter arrivare sul territorio, a casa del paziente, gli strumenti digitali non sono solo auspicabili, ma imprescindibili.

La necessità di organizzare e monitorare digitalmente gli interventi dei professionisti sanitari che si spostano sul territorio e che effettuano gli interventi a domicilio è già oggi un’esigenza molto sentita. Si tratta infatti di governare tutto il processo di presa in carico, oltre alla gestione del personale.

Sul fronte del telemonitoraggio del paziente a domicilio, inoltre, attività già oggi avviata con successo da diversi presidi territoriali, è necessario mantenersi in contatto con il paziente in maniera costante, non solo durante la malattia, bensì, per tutta la vita della persona, come nel caso del paziente cronico. 

Alcuni strumenti digitali sono già disponibili e possono fare molto per la governance dei processi e dei servizi erogati, si tratta dei software per la gestione dell’assistenza domiciliare. Queste piattaforme permettono di gestire l’intero processo di cura, dall’apertura della presa in carico, all’intervento a domicilio, fino ai turni del personale. Vediamo dunque quali sono le esigenze reali di gestione di una presa in carico territoriale. 

Le principali esigenze di una presa in carico territoriale

Innanzitutto, al ricevimento di una nuova richiesta di presa in carico (PIC), oltre alla valutazione sanitaria, va valutata l’effettiva capacità dell’organizzazione di soddisfare le esigenze del paziente, sia in termini di tipologia di servizi erogabili, ma anche in termini di disponibilità di risorse impiegate sul territorio. Sarà pertanto necessario che il coordinatore possa avere i dati delle risorse disponibili con i relativi calendari immediatamente sott’occhio. 

Poi vi è la necessità di dover gestire il paziente a livello anagrafico e amministrativo e di adempiere alle normative vigenti attraverso, ad esempio, l’acquisizione dei vari consensi in termini di trattamento dei dati personali e del dossier, la raccolta di documentazione sanitaria. Il gestionale per l’assistenza domiciliare allora dovrà permettere di gestire tutte queste prime fasi della patient experience, in modo più possibile lineare e veloce. Il software può ad esempio fornire dei worflow di inserimento delle anagrafiche, dei modelli già pronti di documentazione amministrativa che si autocompletano con i dati del paziente e facilmente stampabili e che aiutino lo snellimento della burocrazia. Inoltre nella piattaforma potrà essere gestita un’anagrafica dei professionisti, che consenta al coordinatore di individuare facilmente le disponibilità a calendario di medici, infermieri, educatori e psicologi, per determinate attività, orari ed aree geografiche da coprire.  
 
Oltre alla valutazione sanitaria, il secondo momento che richiede una coprogettazione di équipe è la redazione del progetto individuale, sia esso assistenziale, educativo o riabilitativo (PAI, PEI, PRI).  Il progetto, a partire dall’anamnesi alla pianificazione delle attività richiede l’apporto delle varie professionalità, si tratta infatti di una vera coprogettazione iniziale, che poi sarà necessario anche rivalutare ed integrare nel tempo in base ai risultati. Per agevolare questo processo i gestionali per l’assistenza domiciliare mettono a disposizione delle funzionalità specifiche per la gestione delle valutazioni multi-dimensionali e per definire le varie componenti del progetto, consultarle nel tempo e modificarle. 

Infine, arriviamo al cuore dell’assistenza domiciliare: l’organizzazione dell’agenda giornaliera degli interventi per i singoli professionisti richiede specifiche esigenze legate non solo alle competenze, ma anche alla distribuzione geografica degli stessi e alla loro disponibilità in agenda. L’organizzazione delle agende degli operatori sul territorio dovrà pertanto essere organizzata tenendo conto di tutte queste variabili. Le piattaforme software permettono di strutturare le agende degli interventi tenendo presenti questi vincoli e mostrando i periodi liberi che possono essere assegnati e le skills di ciascun professionista, aumentando sia l’efficienza che la qualità del servizio. Anche il professionista che si muove a domicilio, grazie ad una app, può facilmente tenere sott’occhio il programma della sua giornata, il dettaglio del paziente con contatti ed indirizzo, e anche i dettagli dell’intervento da effettuare. Inoltre tali app consentono di consuntivare le singole attività e di timbrare inizio e fine turno, permettendo al coordinatore di ricevere il consuntivo delle ore lavorate, particolarmente utili ad esempio nella gestione degli appalti e per la valutazione della qualità e dell’efficienza. 

Gli strumenti digitali come punto di riferimento per le professionalità coinvolte

Anche sul piano del monitoraggio del paziente, i software permettono di raccogliere i dati in comode dashboard che mostrano i parametri vitali, come temperatura, pressione, saturazione, permettendo di avere un quadro aggiornato per ogni paziente. 

È chiaro, dunque, che in un’ottica di cambio di paradigma, in cui il paziente dovrà essere posto al centro della patient experience, gli strumenti digitali dovranno essere la trama che tiene uniti tutti gli organismi e le professionalità coinvolte.  

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